Le dimenticanze del Pnrr

L’Italia è esclusa dalle batterie e perde di vista l’auto del futuro

Tavares, numero uno di Stellantis, pensa a produrre in Spagna la componente strategica. Il governo non investe e la patria della Fiat rischia di ridursi a provincia dell’impero

  • Nel Pnrr poco o nulla viene destinato all’obiettivo, a portata di mano e necessario, della produzione di una batteria elettrica made in Italy. Ma la partita è decisiva per il futuro dell'industria nazionale dell'auto.
  • Il timore è che Carlos Tavares, numero uno di Stellantis, decida di privilegiare la Spagna per le forniture a tutti gli stabilimenti del gruppo Fca-Peugeot della parte più preziosa, delicata e pesante delle auto elettriche.
  • Silvia Badoardo racconta l’imbarazzo degli altri ricercatori europei del progetto sulle batterie per il bando EraNet quando hanno scoperto che l’Italia non aveva dato l’adesione ministeriale: «Partecipa anche la Turchia, noi no».

Il “gusto del futuro” di cui ha parlato Mario Draghi presentando alle camere il Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) rischia di avere un retrogusto amaro. Il piano prevede per la transizione ecologica un sacco di cose belle, addirittura 3 miliardi e mezzo di euro per sviluppare e promuovere la tecnologia all’idrogeno che si sta appena affacciando e persino un finanziamento ad hoc per sperimentare come imbrigliare l’energia sprigionata da onde e maree. Poco o nulla invece viene destinato all’obi

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