Nella relazione sulla gestione finanziaria del 2020 il magistrato della Corte dei conti nega che la costituzione di una newco Anas controllata dal ministero dell’Economia abbia di per sé risolto il doppio nodo dell’allungamento della concessione di 20 anni e della conseguente svalutazione del patrimonio
- In autunno il governo aveva costituito una newco Anas controllata dal ministero dell’Economia per la gestione delle autostrade a pedaggio lasciando alla vecchia Anas la cura dei 30 mila chilometri di strade statali.
- Molti avevano ritenuto che questa novità avrebbe consentito di superare lo scoglio della proroga di 20 anni della concessione statale ad Anas evitando così la svalutazione del patrimonio per un miliardo e mezzo di euro.
- Il magistrato della Corte dei Conti, Pino Zingale, ha scritto che la costituzione di una newco Anas non pare idonea a permettere la «possibilità di proroga o rinnovo della concessione stradale attualmente in atto».
Una nuova doccia fredda sotto forma di relazione della Corte dei conti piove sulla testa di tutti coloro che avevano sperato che la costituzione dell’Anas 2 avrebbe automaticamente risolto la spinosa faccenda del rinnovo della concessione statale Anas evitando quindi la svalutazione patrimoniale che ad essa è collegata. L’Anas 2 è una nuova azienda, una newco di proprietà del ministero dell’Economia istituita dal governo con un decreto nell’autunno dell’anno passato per la gestione delle auto



