- Se ordinassimo i dipendenti pubblici italiani in base alle loro retribuzioni troveremmo, utilizzando i dati Inps, che chi ha solo il 10 per cento di colleghi più ricchi guadagna il doppio di chi, invece, ha il 50 per cento di colleghi più ricchi.
- Questo indicatore di disuguaglianza ci dice, quindi, che nel pubblico non c’è meno disuguaglianza retributiva che nel privato e comunque si tratta di una disuguaglianza piuttosto consistente.
- Non è forse azzardato affermare che mentre la disuguaglianza tra i lavoratori privati è ampiamente percepita non altrettanto può dirsi per quella tra i lavoratori pubblici. E questa differenza forse spiega la maggiore facilità e frequenza con cui ci si schiera a favore di interventi indistinti sul pubblico impiego.
Se ordinassimo i dipendenti pubblici italiani in base alle loro retribuzioni troveremmo, utilizzando i dati Inps, che chi ha solo il 10 per cento di colleghi più ricchi di lei guadagna il doppio di chi, invece, ha il 50 per cento di colleghi più ricchi di lei. Ripetendo l’esercizio per i lavoratori del settore privato troveremmo che quel rapporto è leggermente inferiore al doppio: 1,9. Questo indicatore di disuguaglianza ci dice, quindi, che nel pubblico non c’è meno disuguaglianza retributiva c



