Economia

L’euro debole è sintomo di un’economia fragile e di un mercato dei capitali frammentato

Una svalutazione così forte dell’euro in così poco tempo evidenzia uno squilibrio finanziario che trova le proprie radici nelle differenti prospettive economiche di Stati Uniti e Unione europea

L’euro ha chiuso venerdì 10 gennaio a 1,02 (i dollari necessari per comperare un euro), essendosi deprezzato del 9 per cento in poco più di tre mesi, e c’è chi già prevede la parità tra euro e dollaro: non avrebbe alcun significato economico, se non psicologico; né sarebbe la prima volta visto che a settembre del 2022 il dollaro era sceso sotto la parità, a 0,96. Ma una svalutazione dell’euro così forte in così poco tempo evidenzia uno squilibrio finanziario che trova le proprie radici nelle dif

Per continuare a leggere questo articolo