- Il governo ha deciso di rinunciare alla soppressione dell’ispettorato del lavoro, che prima doveva essere introdotta con la riforma del reddito di cittadinanza e poi nel decreto della pubblica amministrazione.
- In compenso i protocolli firmati con il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti spiegano che in attesa di una normativa specifica, enti locali e stazioni appaltanti possono decidere decidere se Asse.Co, l’asseverazione dei consulenti può sostituire il Durc, il documento di regolarità contributiva.
- Si tratta di una proposta che la stessa Calderone da presidente del consiglio nazionale dell’ordine aveva presentato alla Camera dei deputati nel 2017.
Il governo ha deciso di fare retromarcia sull’assorbimento dell’ispettorato nazionale del lavoro nel ministero del Lavoro guidato dall’ex presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Marina Elvira Calderone. Resta invece la tensione sui protocolli firmati dall’ispettorato con il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro guidato dal marito di Calderone, Rosario De Luca, che prevedono anche che l’Asse.Co, l’”asseverazione di conformità” rilasciata dai consulenti d



