La nostra economia presenta varie debolezze, evidenti se si analizzano le tendenze di lungo periodo. Le responsabilità sono condivise: i ritardi dell’Europa, l’austerità, la concorrenza cinese e ora le politiche protezionistiche di Trump hanno avuto un ruolo. Ma quella principale ricade su una classe dirigente miope e autoreferenziale
In Italia abbiamo attraversato fasi alterne di grande ottimismo sulle prospettive dell’economia, seguite da momenti di percezione di declino e sfiducia. L’introduzione della moneta unica fu vista non solo come l’inizio di un periodo di stabilità finanziaria e bassa inflazione, ma anche come l’alba di un’era di alta produttività e crescita. Aspettative però infrante dalla crisi finanziaria del 2011, che fece temere il default sul debito pubblico italiano e persino la fine dell’euro. Un nuovo slan



