- Il fondo americano fa volare il titolo della compagnia telefonica in Borsa infilandosi nel vuoto creato dal governo e da Vivendi con una offerta sulla rete non vincolante che protegge anche il suo investimento in Fibercop.
- Il consiglio di amministrazione rinvia la valutazione al 24 febbraio e apre a valutazioni alternative, dopo che in Borsa le azioni hanno guadagnato il 9,5 per cento e con l’offerta di Kkr che può servire a fissare un prezzo maggiore di quello degli analisti indipendenti ma più abbordabile di quello di Vivendi.
- Intanto l’incertezza è tale è che ormai il titolo della società è legato a doppia mandata a qualsiasi dichiarazione, mancato passo avanti, tavolo non riuscito sulla rete unica.
Il fondo di investimento americano Kkr ha presentato ieri ufficialmente una offerta non vincolante per la rete telefonica di Tim. E il risultato è che il titolo di Tim ha registrato un rialzo in borsa del 9,5 per cento, raggiungendo un valore che non vedeva da fine maggio, e cioè dal giorno della firma del protocollo di intesa, anche questo non vincolante, sul progetto di integrazione tra la rete di Tim e di Open Fiber. Negli ultimi tempi, c’è molto di non vincolante attorno al destino della pi



