- Affiorano perplessità rispetto alla visione ottimistica delle banche centrali, che vedono l’inflazione come transitoria senza specificare cosa davvero si intenda con tale termine.
- Mentre in Eurozona cresce l’irritazione dei tedeschi per il rialzo dei prezzi, emerge che espansioni monetarie e fiscali stimolano la domanda ma non servono, o sono controproducenti, contro colli di bottiglia dal lato dell’offerta.
- Dire “pagate di più i lavoratori” non serve a molto nel breve termine ma si traduce in aumenti di costi e prezzi, annullando le buone intenzioni di riassorbire la disoccupazione e aumentare i redditi più bassi, colpiti invece dall’inflazione.
Mentre le banche centrali perseverano a sostenere che il rialzo dei prezzi è conseguenza transitoria delle riaperture post pandemia, senza tuttavia precisare cosa intendano con «transitorio», iniziano a emergere perplessità e criticità rispetto a questa visione ottimistica. La Federal reserve di Jerome Powell per ora ha preso tempo in modo rassicurante. Entro fine anno partirà il cosiddetto tapering, la progressiva riduzione di acquisti di titoli di stato e obbligazioni ipotecarie da parte de



