- Un emendamento al decreto Infrastrutture inserito in extremis dalle relatrici Raffaella Paita (Iv) e Alessia Rotta (Pd) esclude le soprintendenze dall’amministrazione dei porti e ridimensiona i comuni.
- Si è scelta la strada del blitz parlamentare, con effetti drastici e all’insaputa degli interessati. Una pratica preoccupante alla luce della riforma della materia cui ci costringerà Bruxelles.
- Presto arriverà la sentenza del tribunale dell’Ue che richiederà di riorganizzare la portualità italiana. Ma il governo non ha nemmeno abbozzato una soluzione.
Le soprintendenze sono state estromesse dai porti e le prerogative dei comuni sulla loro gestione fortemente ridimensionate. È il risultato di un blitz parlamentare firmato, con un emendamento al decreto Infrastrutture inserito prima del voto di fiducia in aula, dalle relatrici del provvedimento: Raffaella Paita di Italia viva, presidente della commissione dei trasporti della Camera e moglie di Luigi Merlo, per sette anni presidente dell’Autorità portuale di Genova, oggi in Msc Crociere, e la



