L’ex ministro Pier Carlo Padoan ha comunicato le dimissioni alla presidenza della Camera dei deputati. Lo ha fatto all’ultimo momento disponibile prima di mettere in pratica quella stessa incompatibilità: domani infatti c’è il consiglio di amministrazione di Unicredit in cui Padoan è stato cooptato come consigliere. Tra due giorni l’amministratore delegato Jean Pierre Mustier è chiamato a spiegare agli investitori i risultati dell’ultima trimestrale e chissà se si esprimerà anche sull’eventualità di una possibile acquisizione, come quella ipotizzata del Monte dei Paschi di Siena. 

La presa d’atto della giunta

La giunta per le elezioni della Camera presieduta da Roberto Giachetti è convocata domani, quindi nel giorno del consiglio di amministrazione, per la presa d’atto della comunicazione delle dimissioni e la verifica della incompatibilità dei due ruoli. La legge prevede che i deputati non possano svolgere ruoli al vertice di banche private che non siano cooperative. Padoan aveva dichiarato la volontà di dimettersi già il 13 ottobre, quando era stato cooptato nel consiglio di Unicredit, ma non lo aveva fatto fino alla vigilia del primo consiglio appunto.


Le ipotesi su Unicredit e Mps
 

Intanto proprio all’inizio di questa settimana si sono moltiplicate le indiscrezioni sulla possibilità che Unicredit possa acquisire il Monte dei Paschi di Siena, ma con condizioni favorevoli, visto la pesantissima dote di rischi legali e i conti traballanti che Siena porta con sé. Il paragone che circola in questi giorni seppure più favorevole è quello dell’acquisizione delle banche venete da parte di Intesa San Paolo. A cui però si aggiungerebbe una possibile manleva dei rischi legali e le garanzie per i lavoratori. Padoan da ministro negoziò con Banca d’Italia l’operazione con Intesa, dopo essere passato da deputato del collegio di Siena, potrebbe trovarsi a negoziare una operazione gemella dal board di Unicredit. 

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