- Dopo 18 anni di presidenza Fabrizio Palenzona è stato costretto a lasciare l’Aiscat, la lobby dei concessionari autostradali da sempre egemonizzata da Autostrade per l’Italia (Aspi) dei Benetton
- Ci sono state battaglie furibonde all’interno dell’organizzazione per la scelta del successore. Alla fine ha prevalso Palenzona imponendo un suo uomo di fiducia, ma da Toto a Autovie venete molti concessionari ora preparano la fuga
- Ha vinto la linea della continuità grazie al ruolo dell’amministratore Aspi Tomasi che spera di conservare il posto con i nuovi padroni pubblici della Cassa depositi e prestiti
E dopo Palenzona, Palenzona. Una volta impresso l’inconfondibile marchio di fabbrica Benetton all’Aiscat, la lobby delle 26 concessionarie autostradali di cui è stato presidente per un ventennio, ora che il sole Benetton è al tramonto, Fabrizio Palenzona si appresta a succedere a se stesso. Non proprio direttamente, per la verità, per interposta persona, sulla sua poltrona siederà un sostituto voluto da Palenzona e da lui stesso investito di potere. L’operazione è in pieno svolgimento e salvo
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