previdenza fuori fuoco

Alzare l’età pensionabile è un bluff: così lo Stato vuole fare cassa su di noi

Il dibattito sull’età pensionabile è poco utile e controproducente. Serve a far quadrare i conti nell’immediato, ma potrebbe essere un boomerang sul lungo periodo. Ci sono questioni più impellenti, tra le quali adeguate tutele da offrire alle molte vittime di un mercato del lavoro poco inclusivo e remunerativo. Ma per fare questo condizione necessaria è che la classe politica abbandoni schemi di ragionamento ormai desueti

Nelle scorse settimane si è dibattuto, con vasta eco, dell’adeguamento automatico dei requisiti anagrafici e di anzianità contributiva per il pensionamento in seguito all’allungamento atteso dell’aspettativa di vita. Tale adeguamento – che dovrebbe comportare un inasprimento non irrilevante dell’età pensionabile nei prossimi anni (dagli attuali 67 anni per la pensione di vecchiaia e 42 anni e 10 mesi per quella anticipata si passerebbe nel 2029, rispettivamente, a 67 anni e 5 mesi e a 43 anni e

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