la conferenza stampa a palazzo chigi

Per rilanciare la ricerca non bastano le promesse e gli omaggi a Parisi

Il presidente del consiglio Mario Draghi ed il ministro dell’università e ricerca, Maria Cristina Messa durante una conferenza stampa al termine della riunione della cabina di regia sul Pnrr, Roma 7 ottobre 2021. POOL/ANSA/FABIO FRUSTACI
Il presidente del consiglio Mario Draghi ed il ministro dell’università e ricerca, Maria Cristina Messa durante una conferenza stampa al termine della riunione della cabina di regia sul Pnrr, Roma 7 ottobre 2021. POOL/ANSA/FABIO FRUSTACI
  • Il primo ministro Mario Draghi ha detto che la determinazione del governo è quella, nei limiti del possibile, di colmare il divario con gli altri paesi sui finanziamenti alla ricerca.
  • Draghi e la ministra dell’Università e della ricerca, Messa, hanno annunciato i primi bandi finanziati con i fondi del Pnrr: 6 miliardi per 60 progetti di ricerca applicata alle filiere industriali, quindi 100 milioni a progetto in media in cinque anni. Gli altri stanziamenti sono meno generosi.
  • Insomma, serve una legge di Bilancio che inizi un percorso chiaro, da cui non tornare indietro, impegni finanziari precisi e politiche adatte all’aumento delle risorse. Se Draghi ci riuscisse sarebbe il suo secondo whatever it takes, il resto sono le solite promesse.

Ci sono promesse che non si possono fare a cuor leggero. Quella che il governo ha fatto ieri durante una conferenza stampa, destinata a non avere certo la stessa eco degli scontri con il leader della Lega Matteo Salvini, è una di quelle. Il primo ministro Mario Draghi ha detto che la determinazione del governo è quella, nei limiti del possibile, di colmare il divario con gli altri paesi sui finanziamenti alla ricerca e ha dichiarato che aumenterà i fondi destinati alla ricerca di base e applica

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