- L’Italia è retta da un ordine sociale meno equo ed efficiente delle altre grandi democrazie, che mina la responsabilità politica e la supremazia della legge e deprime la produttività delle imprese e le opportunità dei cittadini.
- È per questo che i redditi degli italiani sono fermi da un quarto di secolo. Se le cose non cambieranno, superata la pandemia la ripresa sarà flebile e lo scontento crescerà.
- Per cambiare servono idee per un ordine sociale migliore, e attori politici collettivi capaci di organizzare la vasta coalizione che potrà realizzarle.
Una leonessa in gabbia, che rasenta le pareti cercando un varco. Così pare l’Italia, stretta dalla sua crisi e ansiosa di qualcuno che la salvi. Ora, improbabilmente, il demiurgo parrebbe essere Giuseppe Conte. Ma la lista è lunga, dalla cesura del 1992–94, se ai nomi scelti dal popolo sommiamo quelli osannati dall’opinione assennata (Antonio Di Pietro, Silvio Berlusconi, Mario Monti, Beppe Grillo, Matteo Renzi, Matteo Salvini). Il Covid-19, la stagnazione economica, e in politica il deserto de



