C’è tanto rosa nel piano di ripresa e resilienza appena arrivato a Bruxelles. Tante voci che non sono raggruppate in una unica missione, un unico pilastro del Pnrr, ma sono sparse in tutti e sei gli obiettivi fondanti.
Però non c’è nessun riferimento a un piano di assunzioni nei servizi pubblici, i settori tradizionalmente a maggior predominanza di lavoro femminile.
Così gli interventi potrebbero generare ancora mattoni e cattedrali nel deserto, questa volta a misura di bambino o addirittura favorire scuole e nidi privati sotto forma di voucher. A tratti una «operazione di pinkwashing», sono le parole di Susanna Camusso.
Il Pnrr dà alle donne più soldi ma non più libertà
10 maggio 2021 • 09:54Aggiornato, 10 maggio 2021 • 15:15