Comprare jet o munizioni dagli Stati Uniti offre ben pochi benefici: ogni dollaro così speso si traduce in un aumento del Pil di solo 50 centesimi, mentre si ingrossano i bilanci dell’industria bellica. Il ritorno maggiore si ha con investimenti in istruzione, infrastrutture e ricerca
A fine giugno i paesi europei membri della Nato hanno concordato di raggiungere l’obiettivo di spesa militare pari al 5 per cento del proprio Pil entro il 2035. Proprio la sicurezza, assieme a decarbonizzazione e innovazione, era uno dei tre pilastri del rapporto di Mario Draghi sulla competitività europea che dovrebbero sorreggere il rilancio economico di un Vecchio Continente che da anni fatica a tenere il passo di Usa e Cina. A 100 giorni dall’inizio del suo secondo mandato, Ursula von der Le



