- La Russia pretende che il metano venga pagato in rubli dal primo aprile, i paesi del G7 si rifiutano, anche l’Eni dice no e si prepara a sostituire il gas russo che arriva in Italia con il suo metano. La metà già da questo inverno.
- «Se l'Europa dovesse rifiutarsi di pagare in rubli, l'unica certezza è che la Russia non le fornirà gratis il suo gas» la minaccia che arriva direttamente dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov in vista di aprile.
- Nelle stesse ore Claudio Descalzi, l’amministratore delegato Eni, ha detto che il Cane a sei zampe potrebbe rimpiazzare la metà dei 29 miliardi di metri cubi di gas che arrivano in Italia da Mosca dal prossimo inverno e che l’Europa invece che agli Stati Uniti dovrebbe guardare all’Africa per le forniture.
La Russia pretende che il metano venga pagato in rubli dal primo aprile, i paesi del G7 si rifiutano, e l’Eni si prepara a sostituire il gas russo che arriva in Italia con il suo metano. La metà già da questo inverno. «Se l'Europa dovesse rifiutarsi di pagare in rubli, l'unica certezza è che la Russia non le fornirà gratis il suo gas» la minaccia che arriva direttamente dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che il presidente Vladimir Putin ha chiesto che venga attuata questa misura.



