Elezioni regionali

Sanità, in Lombardia investimenti solo per gli ospedali

LaPresse
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  • La Corte dei conti delinea in poche righe e pochi dati essenziali le differenze tra la struttura del servizio sanitario lombardo e quello di altre regioni comparabili per livello di servizi.
  • Nel 2021 su 270 milioni di investimenti nella sanità lombarda, il 96,3 per cento, circa 221milioni, sono stati realizzati da aziende ospedaliere, il 15,1 per cento dagli Irccs (gli istituti di ricerca e cura a carattere scientifico, che possono essere pubblici o privati), mentre le Asl hanno gestito solo 3,1 per cento della spesa complessiva.
  • Il sistema lombardo supera la media di quasi tutti i livelli essenziali di assistenza, ma il punto più debole è il livello di programmi di screening oncologici organizzati, su cui ottiene un punteggio più basso della maggioranza delle altre regioni del nord e anche di diverse del centro: circa 70 contro il 100 del Veneto il 97 del Piemonte.

In Lombardia la sfida elettorale, la prima dopo la crisi pandemica, è tra quattro candidati, ma di fatto tra due modelli sanitari. Letizia Moratti, ex assessora al Welfare della giunta Fontana, corre per la presidenza sostenuta da partiti come Azione di Carlo Calenda, che a livello nazionale hanno messo al centro dei loro programmi nazionali il rafforzamento della sanità pubblica, dopo aver firmato l’ultima riforma sanitaria che conferma il modello che destra e centrodestra lombardo hanno da se

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