- Arriva a Trieste la nave che dovrebbe portare via i motori realizzati dai 451 operai della fabbrica che i finlandesi vorrebbero chiudere. E i portuali rispondono scioperando per solidarietà.
- Il blocco dei portuali intanto durerà fino a che il governo non convocherà le parti. «Tutte le sigle sindacali stano sollecitando il ministero dello Sviluppo economico per convocare il tavolo tecnico prima della conclusione della procedura», dice Colautti della Usb.
- Il 14 settembre prossimo infatti, secondo la procedura di licenziamento collettivo nella sua nuova formula approvata nella finanziaria del 2021, la Wärtsilä dovrebbe presentare un piano industriale e i sindacati hanno un mese per rispondere.
Un po’ guardando alla Gkn un po’ contando sulla determinazione dei portuali triestini arriva a un punto di svolta la vertenza della Wärtsilä, la fabbrica di grandi motori marini e per le centrali elettriche di proprietà finlandese che è intenzionata a chiudere una delle più antiche e strategiche attività industriali del capoluogo giuliano. Ieri è arrivata in rada al porto di Trieste la Uhl Fusion, la nave che dovrebbe portare via i due motori per grandi navi acquistati dalla società coreana D



