Il consiglio dei ministri ha esaminato il decreto già varato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, e mai pubblicato in Gazzetta ufficiale con diverse novità
I costi imposti dalla guerra del gas di Vladimir Putin continuano a salire. Il consiglio dei ministri presieduto da Mario Draghi dopo aver lasciato in fretta e furia il summit Nato di Madrid, ha esaminato esaminerà nuovamente il decreto Taglia bollette già varato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, e mai pubblicato in Gazzetta ufficiale, con diverse novità: il governo confermato il taglio degli oneri di sistema per tutti ed è pronto a investire 4 miliardi per comprare metano e riempire i depositi in vista dell’inverno. Non solo, i guadagni delle compagnie dal gas per riempire gli stoccaggi verranno esentati dalla tassa sugli extraprofitti.
La correzione
L’esecutivo ha corretto il sistema del taglio degli oneri di sistema delle bollette di luce e gas. All’inizio circolava l’ipotesi di un “décalage”, ovvero la possibilità che lo sconto sulla parte fissa delle bollette variasse a seconda dei redditi, ma il meccanismo non è ancora stato deciso. Dalla nuova bozza sono emersi solo emergono calcoli solo leggermente diversi.
La prima bozza prevedeva lo stanziamento 2.080 milioni di euro per prorogare al terzo trimestre l'azzeramento degli oneri si sistema elettrici e altri 1.191 milioni per prorogare gli sgravi sull'Iva al 5 per cento e sugli oneri di sistema gas, con un rafforzamento dello sgravio degli oneri di sistema. Adesso invece si tratta rispettivamente di 1,9 miliardi per gli oneri delle bollette elettriche; 480,98 milioni per il taglio dell’Iva delle bollette del gas e 532 milioni per la riduzione degli oneri sempre delle bollette del metano.
Il nuovo testo inoltre prevede che venga avviata una nuova campagna per il bonus energia rivolto alle categorie fragili, ovvero lo sconto economico per le famiglie in situazione di disagio economico stabilito dall’Autorità. Al fine di informare i cittadini sulle modalità per poter beneficiare dei bonus sociali elettrico e gas, l’Arera è inoltre chiamata a definire una specifica comunicazione nelle bollette dei clienti domestici, indicando anche i recapiti telefonici a cui i consumatori possono rivolgersi. Per l’incremento delle domande e la sanatoria delle situazioni retroattive in sospeso – limite 8mila euro fino a marzo, e 15 mila da aprile in poi - vengono fissati nuovi fondi per 116 milioni di euro.
Gli stoccaggi
Mentre Vladimir Putin continua a tenere la mano sul rubinetto del metano rispondendo solo i parte alle richieste di approvvigionamento dell’Italia, resta sul tavolo il problema del riempimento degli stoccaggi di metano per l’inverno, attualmente pieni intorno al 58 per cento e che per legge devono arrivare al 90 per cento entro il primo novembre. Data la scarsa partecipazione degli operatori di mercato a fronte dei costi elevati della materia prima, l’esecutivo ha deciso di provvedere al loro riempimento stanziando 4 miliardi.
Nel testo si legge che il Gestore dei servizi energetici si occuperà in ultima istanza, dunque qualora non venissero garantite dagli operatori le quantità stabilite di volta in volta, dell’acquisto tramite accordi «con società partecipate direttamente o indirettamente dallo stato e attraverso lo stretto coordinamento con l’impresa maggiore di trasporto», dunque Eni e Snam.
Il Gse contribuirebbe in maniera sostanziosa - per circa 4 miliardi di metri cubi - al riempimento definitivo degli stoccaggi italiani di gas: una riserva strategica in vista del prossimo inverno a maggior ragione con gli ultimi tagli alle forniture da parte di Mosca. Confermate infine le garanzie statali di Sace per altri acquirenti. In tutto gli stoccaggi italiani possono arrivare a circa 17 miliardi di metri cubi e mancano poco meno di 6 miliardi per arrivare al 90 per cento.
Bisognerà fare i conti con l’impatto che l’intervento del Gse questo avrà sui costi della materia prima. Il ministero della Transizione aveva già incaricato Snam per giugno di diventare acquirente di ultima istanza, e se da una parte questo aveva permesso un incremento nei riempimenti, il prezzo a cui Snam ha acquistato gas sul mercato del Gme a partire da venerdì, si legge su Staffetta Quotidiana, è stato tra i 7 e i 13 € per MWh, più alto di quello spot al Ttf olandese, mercato di riferimento internazionale. Un differenziale «decisamente più alto di quello delle settimane precedenti e che infine ha trainato al rialzo anche il prezzo del Psv», la borsa italiana del gas.
Gli extra profitti
Anche la tassa sugli extra profitti rispecchia le paure internazionali. Viene infatti confermata nella nuova bozza la norma sulla nuova tassa sui margini delle compagnie energetiche legate alle importazioni di gas, che viene ora quantificata con precisione: come spiega Staffetta si tratta del 10 per cento del differenziale tra il valore della componente materia prima dei prezzi di tutela e il prezzo di import previsto dal contratto, ma viene escluso dall'imposizione il gas destinato all'immissione in stoccaggio, un altro tassello del piano per riempire gli stoccaggi secondo i tempi previsti e non arrivare all’inverno con i depositi mezzi vuoti.
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