- Tim è ora al centro anche di un aspro scontro interno all’autorità delle comunicazioni (Agcom).
- Il 3 gennaio infatti il consiglio dell’authority ha dato il via libera all’offerta di coinvestimento di Tim per la realizzazione della nuova rete in fibra ottica ad altissima capacità fino alle utenze finali.
- Ma uno dei membri del consiglio dell’authority ora accusa l’autorità sia nel merito che nel metodo di quella decisione: «Niente interesse pubblico e gli altri operatori diventano solo degli affittuari della rete».
Come se non bastassero i problemi di conti lasciati da Luigi Gubitosi, il caos interno, l’assiepamento di banche di affari e pretendenti che ambiscono alla scorporo dei vari asset, Tim è ora al centro anche di un aspro scontro interno alla autorità delle comunicazioni (Agcom). Il 3 gennaio infatti il consiglio dell’authority ha dato il via libera all’offerta di coinvestimento di Tim per la realizzazione della nuova rete in fibra ottica ad altissima capacità fino alle utenze finali. Si tratta



