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La famiglia Della Valle che controlla Tod’s ha annunciato un’offerta pubblica totalitaria sul flottante al fine di ritirare la società dalla Borsa.
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La parabola di Tod’s in Borsa, quotata nell’ottobre del 2000 a 40 euro, e ritirata dalla Borsa 22 anni dopo esattamente allo stesso prezzo, è emblematica di come troppo spesso gli imprenditori italiani utilizzino la quotazione a solo scopo di arbitraggio.
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Nella maggioranza dei casi la quotazione a Piazza Affari non è servita al suo scopo principe: facilitare la crescita per beneficiare delle economie di scala indispensabili per competere.
La famiglia Della Valle che controlla Tod’s col 64 per cento ha annunciato un’offerta pubblica totalitaria sul flottante al fine di ritirare la società dalla Borsa. La ragione del delisting è «rafforzare il posizionamento dei marchi nella parte alta del mercato della qualità e del lusso. Obiettivo di medio e lungo periodo meno agevole mantenendo lo status di società quotata, con le limitazioni derivanti dalla necessità di ottenere risultati comunque soggetti a verifiche di breve periodo». Euf



