- Donald Trump ha deciso di portare in tribunale i social che lo hanno bandito invocando la violazione del Primo emendamento della Costituzione, chiedendo il ripristino degli account e pretendendo un lauto risarcimento danni.
- Trump ha affermato di voler fare causa a Facebook, Twitter e Google, dichiarandosi «vittima di censura» e promuovendo una class action nei confronti dei capi delle tre società, Mark Zuckerberg, Jack Dorsey e Sundar Pichai.
- Trump, l’outsider, non ha mancato in passato di saper fiutare l’aria che tira e oggi potrebbe aver percepito una marea montante contro lo strapotere delle grandi società high tech della Silicon Valley.
Donald Trump ha deciso di portare in tribunale i social che lo hanno bandito invocando la violazione del Primo emendamento della Costituzione, chiedendo il ripristino degli account e pretendendo un lauto risarcimento danni. Siamo di fronte all’ennesima sparata populista dell’ex inquilino della Casa Bianca in vista delle elezioni di midterm? Non proprio. Trump ha affermato di voler fare causa alle tre big tech dichiarandosi «vittima di censura» e promuovendo una class action nei confronti dei ca



