- Le Borse europee aprono in calo: Parigi perde l’1,28 per cento in apertura, Milano l’1,65 per cento.
- La moneta cinese perde quasi un punto percentuale sul dollaro, segno che la vittoria di Trump potrebbe fare paura
- Le quotazioni in salita sono ancora quelle dell’oro, il termometro dell’incertezza globale.
L’incertezza sul voto americano preoccupa soprattutto la Cina, ma anche le Borse europee che aprono in calo. Mentre ancora non è chiaro chi tra Donald Trump e Joe Biden conquisterà la poltrona della Casa Bianca, il termometro delle reazioni economiche, a borse ancora chiuse in Europa e Stati Uniti, lo danno i futures e la moneta cinese.
L’Europa teme l’incertezza: listini in rosso
Prima dell’apertura i futures delle borse europee erano positivi, ma con il passare del tempo l’incertezza sempre più forte sull’andamento delle elezioni ha cambiato l’atteggiamento degli inestitori. L’Europa ha aperto in netto calo. La Borsa di Parigi ha aperto in calo dell1,28 per cento, a Milano le vendite hanno fatto registrare un meno 1,65 per cento. Per dare una idea nella giornata del 3 novembre Piazza Affari aveva guadagnato il 3,19 per cento guidando i listini europei tutti al rialzo, così come Wall Street.
Lo Yuan in discesa
Ma è lo yuan a dare il segnale preciso del timore della seconda economia mondiale su una possibile rielezione dell’attuale presidente: la moneta cinese ha perso lo 0,7 per cento e la Banca centrale cinese è intervenuta per rafforzare la propria valuta. Allo stesso modo dall’inizio della settmana con l’avvicinarsi sul voto è calato il dollaro e sono aumentate le quotazioni dell’oro, il termometro per eccellenza dell’incertezza.
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