- Offerte a un’euro, contro offerte che servono a far modificare gli accordi, Consob in ritardo e la consolazione delle Dta: la saga sulla banca di Genova è una ordinaria storia italiana.
- Bper cercava l’all in: una offerta a un euro per l’88 per cento della banca, capitali per un miliardo da parte del fondo interbancario di tutela dei depositi, che per statuto non poteva concederli, con all’orizzonte gli incentivi fiscali milionari della legge di bilancio.
- Intanto nel corso della trattvia, il titolo della banca genovese ha registrato un rialzo del 43 per cento. Spinto sostanzialmente da rumor su offerte alternative a quella di Bper. E oggi il Fitd ha confermato l’esclusiva all’offerta rivista di Bper, che può accontentardi di intascare 300 milioni in meno.
Alla fine delle tre offerte arrivate al fondo interbancario dei depositi (Fitd) per acquisire Carige, la ex banca popolare di Genova, nell’ultima concitata settimana ha avuto la meglio la prima presentata, quella di Bper (primo azionista gruppo Unipol). La storia va raccontata fin dall’inizio perchè è una tipica storia di banche all’italiana. Il fondo interbancario di tutela dei depositi, che sarebbe niente di più che uno strumento a cui le banche partecipano volontariamente per garantire i



