- Anche l’Ucraina come l’Unione europea è indecisa sull’embargo del metano russo. Da una parte il ministro degli Esteri continua a chiedere all’Unione europea di smettere di importare gas, dall’altra il viceministro dell’Energia ha proposto una strada alternativa.
- Il metano che arriva all’Europa dalla Russia passa in grandi quantitativi dall’Ucraina attraverso il gasdotto Fratellanza e Mosca paga all’Ucraina circa due miliardi per i diritti di transito.
- Secondo il viceministro dell’Ucraina bisogna lavorare su acquisti comuni per abbassare i prezzi, salvare la rete di collegamento e tagliare comunque i finanziamenti alla Russia. Anche se l’ipotesi sembra complessa, l’Italia è convinta che sia possibile fissare un tetto ai prezzi.
Anche l’Ucraina come l’Unione europea è indecisa sull’embargo del metano russo. Da una parte il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba continua a chiedere a gran forza all’Unione europea di smettere di importare gas, petrolio e carbone, dall’altra il viceministro dell’Energia Yaroslav Demchenkov ha proposto una strada alternativa per non abbandonare il metano russo, altrimenti oltre a colpire la Russia, l’embargo farebbe perdere al paese già vessato dalla guerra i due miliardi di dollari di diritt



