SHOCK DOPO SHOCK

L’economia di guerra cambierà le regole fiscali dell’Unione

European Commissioner for Economy Paolo Gentiloni, left, speaks with Italy's Finance Minister Daniele Franco during a meeting of eurogroup finance ministers at the European Council building in Brussels on Monday, Dec. 6, 2021. (AP Photo/Geert Vanden Wijngaert)
European Commissioner for Economy Paolo Gentiloni, left, speaks with Italy's Finance Minister Daniele Franco during a meeting of eurogroup finance ministers at the European Council building in Brussels on Monday, Dec. 6, 2021. (AP Photo/Geert Vanden Wijngaert)
  • Prima dell’offensiva occidentale, la Russia aveva un Pil pari a quello spagnolo, poca cosa rispetto all’insieme dei 27 paesi europei, ma il suo collasso ha conseguenze dirette anche sulla crescita dell’Unione.
  • L’impatto arriva su un contesto economico già provato dal doppio shock della pandemia e della strozzatura all’offerta che ha accompagnato la ripresa.
  • Nell’incertezza, è probabile che sia la Bce che la Commissione europea si tengano le mani libere. La Commissione aveva previsto di presentare la proposta per la revisione delle regole fiscali a giugno e di eliminare la clausola di sospensione del patto di stabilità a inizio 2023.

L’intento dell’Unione europea è più esplicito che mai: trascinare l’economia russa al fallimento. Lo ha detto ieri l’alto rappresentante per gli Affari esteri europei Joseph Borrell: «è una minaccia di default». Il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha parlato di «una guerra economica e finanziaria totale alla Russia». Le Maire poi si è detto pentito di aver utilizzato la parola guerra, ma la sostanza resta la stessa. Prima dell’offensiva occidentale, la Russia aveva un Pil pari

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