- Proponiamo che le riforme prioritarie non siano solo oggetto di ennesime riforme legislative ma piuttosto siano attuate con percorsi di cambiamento fondati su partecipazione, coesione e innovazione dei diversi soggetti pubblici e privati.
- I patti che proponiamo dovrebbero avere un asse prioritario che regga tutti gli altri grandi temi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), il lavoro come “ricchezza delle nazioni”: ossia il lavoro di qualità che crea valore aggiunto sul territorio.
- Il Patto del lavoro dell’Emilia-Romagna è un modello da seguire. Il tasso di utilizzazione dei fondi europei è stato del 92 per cento.
Le attuali discussioni su Next generation Eu si concentrano in questi giorni sulle scelte strategiche e sulla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ma la questione cruciale della cosiddetta execution, la effettiva realizzazione del piano, è stata finora poco approfondita. Abbiamo formulato una proposta/manifesto pubblicata su Rassegna Astrid n. 330 sui modi di usare le ingenti risorse per fare bene le riforme e gli investimenti del piano. Proponiamo che le riforme priori



