Il commercialista Scillieri, coinvolto in una delle indagini sui fondi del partito, ha raccontato come i soldi rientravano nelle casse leghiste. Un meccanismo sospetto già segnalato dall’antiriciclaggio e che conduce al mistero dei 49 milioni
- La rivelazione è del commercialista arrestato Michele Scillieri, che interrogato due volte e per ore, alla fine ha raccontato il “viaggio” che il denaro compie da chi ottiene incarichi in società pubbliche verso le casse della Lega di Matteo Salvini a titolo di contributo.
- Il racconto di Scillieri sul metodo della retrocessione va oltre lo scambio nominato-partito. E sfiora la questione centrale nella vita passata e recente della Lega: i 49 milioni di euro da restituire allo stato. Che fine hanno fatto?
- Il prestanome di questa storia, Luca Sostegni che ha iniziato a collaborare con la procura prima di Sciliieri, da quanto risulta ha chiesto in questi giorni di poter patteggiare una condanna a 4 anni e 10 mesi. Una definizione della propria posizione che non dispiacerebbe alla procura per il primo dei protagonisti che riconosce le proprie responsabilità e vuole archiviare quell’esperienza.