La sottosegretaria Borgonzoni organizza un appuntamento per discutere degli effetti positivi dell’arte sulla salute. Con lei, una serie di specialisti provenienti da entrambi i mondi
Un appuntamento per fare il punto non soltanto sullo “stato delle cose”, ma anche sulle prospettive future dell’arte come terapia, della prescrizione dell’arte come cura e/o sollievo delle malattie, in particolare quelle neurodegenerative o psichiche. La fruizione dell’arte è anche strumento per aumentare il benessere delle persone, in particolare – stando a quanto studiato finora – su anziani e bambini.
È quanto si propone il convegno in programma al ministero della Cultura il prossimo 4 giugno a partire dalle 9.30.
Ci sono già primi studi a confermare quanto la cultura faccia bene ai più piccoli: l’ascolto della musica, soprattutto se eseguita dal vivo, avrebbe effetti positivi sulla frequenza respiratoria infantile e inciderebbe positivamente anche sull’ansia materna. Per il trattamento dei neonati pretermine in terapia intensiva neonatale l’ascolto della musica contribuirebbe al rilassamento e al miglioramento della suzione nell’allattamento.
In alcuni paesi, la prescrizione è già una realtà. L’arte come terapia è una pratica consolidata nel mondo anglosassone già da decenni. Nata negli Stati Uniti negli anni Cinquanta, è estremamente diffusa anche in Canada, in Nuova Zelanda e in Australia.
Nel Regno Unito viene utilizzata in vari contesti, tra gli altri, per la salute mentale, la riabilitazione fisica, e la gestione dello stress, anche post traumatico.
In particolare, in Belgio, nel 2022 dal Comune di Bruxelles è stata lanciata un’iniziativa, denominata “Museum prescriptions”: utilizzare l’arte e la cultura come strumenti per migliorare la salute mentale, offrendo ai pazienti un’esperienza capace di alleviare ansia, depressione e altre patologie psichiche.
Anche il Rapporto dell’Organizzazione Mondiale per la Sanità del 2019 certifica che esiste ormai una solida base di conoscenze ed evidenze del contributo delle arti sia nell’ambito della prevenzione delle malattie e nella promozione della salute, sia nell’ambito della gestione della cura e del trattamento delle malattie.
Gli interventi
Interverranno la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, il direttore generale del ministero Massimo Osanna. Con loro, una lunga serie di esperti del mondo della cultura e della medicina, che discuteranno insieme delle sovrapposizioni dei due mondi.
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