8 marzo

In 20mila al corteo di Non una di meno a Roma: «Il patriarcato non si sconfigge con l’ergastolo»

Un serpentone ha attraversato una città ancora dormiente. Attiviste, studentesse e studenti, semplici curiosi. Tutti insieme per ricordare i «104 femminicidi, lesbicidi e trans*cidi del 2024». «La cultura patriarcale non si sconfigge con le leggi, ma finanziando i centri anti-violenza, aprendo e non chiudendo i consultori, portando l’educazione del rispetto nelle scuole»

Paolo è lo storico fioraio di piazza Vittorio, a Roma. La mattina dell’8 marzo ha tirato su la saracinesca del suo chiosco e l’ha tinto di giallo, mettendo nei vasi una grande quantità di mimose. Ma le «signore dicono che loro i fiori non li compreranno», ha spiegato Paolo mentre la piazza, punto di partenza del corteo organizzato dalla rete Non una di meno per l’8 marzo, iniziava a gremirsi. «Non abbiamo bisogno di mimose - ha replicato a Domani Sonia del gruppo transfemminista -. Questo non è

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