Una intensa attività lobbistica nelle istituzioni europee oltre che una presenza costante dentro al ministero degli Esteri. Così il colosso dell’energia fa valere i suoi interessi. Che, secondo gli ambientalisti, sono tutt’altro che green
- Il colosso dell’energia si distingue in Europa per la sua attività lobbistica. Nelle istituzioni europee è di casa: i lasciapassare per fare attività lobbistica “in-house”, e cioè dentro all’Europarlamento, sono più che per qualsiasi altra compagnia analoga.
- L’amministratore delegato Claudio Descalzi è stato ricevuto dai vertici di Bruxelles mentre era a processo per corruzione. Un protocollo consente a Eni di mettere propri uomini di stanza alla Farnesina per raccordare azione diplomatica e interessi dell’azienda.
- Gli ambientalisti accusano Eni di continuare a investire in settori inquinanti.
Eni nelle istituzioni europee è di casa: i lasciapassare per fare lobbying “in-house”, e cioè dentro all’Europarlamento, sono ben sei, più che per qualsiasi altra compagnia analoga. Rispetto alle imprese italiane, Eni è medaglia d’argento per il numero di incontri registrati - 49 - tenuti dal 2014 con i commissari europei, il loro staff di gabinetto e i direttori generali. Le lobby del gas di cui la compagnia fa parte, e nelle quali ha un peso rilevante, intrattengono con esponenti della Comm



