«Portoghesi, andata in massa a Siviglia per sostenere la nostra nazionale contro il Belgio!». Parole del presidente del Parlamento portoghese. Appassionate, certo. Ma alquanto incaute. Perché, purtroppo per lui, Siviglia e l'Andalusia sono in questo momento fra le aree europee in maggiore difficoltà nella lotta alla pandemia.

Insomma, uno degli ultimi posti dove chiedere ai propri connazionali di recarsi in massa, assembrarsi, per poi tornare in patria portandosi indietro un bastimento carico carico di chissà che. Risultato: per il presidente della Camera sono ore tribolate. Meritatamente tribolate.

Parole un po' troppo a caldo  

D'accordo, la patria goleadora chiama, però a tutto c'è un limite. E l'onorevole Eduardo Ferro Rodrigues, quel limite, l'ha oltrepassato clamorosamente. Classe 1949, economista, una carriera politica spesa sotto le insegne del partito socialista, Ferro Rodrigues è stato più volte ministro e adesso ricopre dal 2015 la carica di presidente dell'Assembleia da República, il parlamento monocamerale portoghese che ha sede nel Palacio São Bento di Lisbona.

Un politico navigato, insomma. Ciò che conferma l’esistenza di una Legge ferrea della cecità calcistica: secondo cui, quando c'è di mezzo il pallone, anche il soggetto più scafato può perdere il lume. E nella serata del tumultuoso pareggio di mercoledì 23 giugno a Budapest tra Portogallo e Francia, che ha dato alla nazionale lusitana il pass per gli ottavi di finale dei campionati Europei, l'onorevole Ferro Rodrigues, quel lume, lo ha proprio sotterrato.

Intervistato a caldo (forse un po' troppo) da Rtp3, il terzo canale della televisione di stato, il presidente della Camera ha lanciato l'appello: «Spero che i portoghesi si spostino in massa verso il sud della Spagna e possano appoggiare una grande vittoria del Portogallo negli ottavi di finale di questo campionato d'Europa». Parole da capopolo, non certo da uomo delle istituzioni. Ma la vera questione è un’altra.

C’è il fatto che, pur fatta la tara dell'entusiasmo del momento, quelle parole contengono un messaggio da evitare e perciò gli sono valse accuse di irresponsabilità. C'è infatti chi su Twitter ha ricordato a Ferro Rodrigues il fresco precedente della finale di Champions league fra Chelsea e Manchester City giocata lo scorso fine maggio a Oporto, con le tifoserie inglesi che si fecero beffe delle disposizioni portoghesi anti Covid-19. Ma il rilievo peggiore, rispetto all'appello del numero uno dell'assemblea rappresentativa portoghese, è arrivato dai dati di fonte autorevolissima.

De forma massiva

I dati dello European centre for desease prevention and control (Ecdc), l'agenzia indipendente dell'Unione europea che ha come missione «rafforzare le difese dell'Europa contro le malattie infettive», dicono che in questo momento Siviglia e la sua regione sono uno degli ultimi posti in cui andare. Figurarsi andarci «de forma massiva». La mappa pubblicata dall'Ecdc fa spiccare Siviglia come uno dei pochi territori europei in rosso. Molte zone della città sono in rigido confinamento dal 18 giugno per una settimana e adesso si aspetta di sapere se la misura verrà allentata o prorogata.

E dunque il presidente della Camera vuol mandare in un posto così, e in massa, i suoi connazionali? Il risultato è che da ieri mattina Ferro Rodrigues è oggetto di fortissime critiche, cui ancora non ha risposto. Però in sua difesa si è schierato il presidente della repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, che per i portoghesi è una specie di rockstar (i media lo chiamano Marcelo come se fosse il cantante di una garage band) e si è pure trovato suo malgrado tirato in ballo dalle parole di Ferro Rodrigues.

Questi, nel pieno della vis esternatoria, ha detto che anche lui sarà presente in tribuna allo stadio La Cartuja accanto a Marcelo, che dal canto suo è tifoso di calcio e sostenitore dello Sporting Braga, ma in realtà non ha ancora assicurato la propria presenza alla partita di domenica sera. Però, da esimio giurista accademico (ha insegnato per anni diritto amministrativo all'università), ha azzardato l'interpretazione autentica delle parole di Ferro Rodrigues.

Secondo il capo dello stato, col suo appello il presidente della Camera intendeva riferirsi a tutti i portoghesi dotati di certificato vaccinale, non già a tutti i portoghesi indistintamente. Tentativo generoso e apprezzabile, che però non sposta granché gli umori dell'opinione pubblica lusitana verso Ferro Rodrigues. Con l’aria che tira, forse, farebbe bene a guardarla in televisione, la gara fra Portogallo e Belgio.

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