«Tutto chiuso il taxi muore, abbandonati dalle istituzioni», «doveri tanti, diritti nessuno». Questi sono solo alcuni dei tanti striscioni dei tassisti italiani. Sono venuti da tutta Italia, riunendosi sotto il ministero dell’Economia e Finanze a Roma, per protestare contro i nuovi Dpcm accusati di aver messo in ginocchio un intero settore. Tante le sigle che hanno aderito allo sciopero e partecipato alla manifestazione.
«Non ce la facciamo più, non abbiamo nemmeno soldi per il carburante. Le famiglie sono sul lastrico. Abbiamo fatto proposte – dice Riccardo Cacchione di Usb tassisti – abbiamo messo nostri mezzi per trasportare malati oncologici, a nostre spese abbiamo messo in sicurezza i taxi. Se non cambierà la situazione questa sarà soltanto la prima di tante manifestazioni».
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