Un ragazzo è stato accusato di violenza sessuale dopo una colluttazione. La teste straniera ha però ammesso di aver messo a verbale parole dettate dai militari, che non riusciva a capire. Ora i legali chiedono verità
Dalla cella ai domiciliari fino alla libertà nel giro di due mesi. In mezzo un lavoro perso, un’indagine con ipotesi di reato di una gravità inaudita e la parte offesa che prima lo accusa e poi ritratta addossando la responsabilità ai carabinieri. In pratica, dice la donna, sarebbero stati i militari ad aggiungere le frasi più compromettenti della denuncia che lei avrebbe letto in italiano, ma senza capirla visto che parla cinese. Non solo, nel verbale di arresto i carabinieri scrivono che avreb


