Fatti

Affari, società e donazioni: l’ombra degli Emirati Arabi su Renzi

LaPresse/Palazzo Chigi/Tiberio Barchielli
LaPresse/Palazzo Chigi/Tiberio Barchielli

Due donazioni da 75mila euro alla fondazione Open da una holding, dal 2018 partecipata da un fondo di Dubai, che successivamente ha preso la maggioranza di Toscana Aeroporti presieduta dall’amico intimo di Matteo

  • Dalla Leopolda a Riad fino a Dubai. Rapporti con le élite finanziaria saudita e emiratina che però nascono in Toscana, nella roccaforte del potere di Matteo Renzi. Sullo sfondo di questa trama politico finanziaria, infatti, troviamo la fondazione renziana Open.
  • Tra i finanziamenti ricevuti troviamo anche 75mila euro versati, tra il 2014 e il 2016, dalla Corporacion America Italia, che l’anno successivo all’ultima donazione ha acquisito la maggioranza di Toscana Aeroporti presieduta da Marco Carrai, migliore amico del senatore di Rignano. Il primo di una serie di conflitti di interesse.
  • Una volta scalata la proprietà di Toscana Aeroporti nell’assetto di Corporacion America è entrato il governo degli Emirati Arabi: tramite una holding olandese riconducibile a un fondo goverantivo di Dubai. Renzi ha dimostrato di essere in buoni rapporti con il governo degli Emirati presenziando ad alcuni eventi organizzati a Dubai sponsorizzati delle autorità locali.

Per continuare a leggere questo articolo