- «Mi piaceva studiare, stare con gli altri ragazzi e imparare la vostra lingua ma la mia famiglia aveva bisogno di me e ho dovuto lasciare la scuola per andare a lavorare», dice Sonya
- La sua storia disvela la diffusa retorica di uno sviluppo economico in corso in questo paese che d’un sol colpo ha cancellato la povertà, l’emarginazione e lo sfruttamento di migliaia di italiani e immigrati.
- Questa giovane donna indiana abita con il padre, bracciante precario alla quotidiana ricerca di un posto di lavoro in una delle 7.000 aziende agricole locali.
La storia Sonya, bracciante indiana sfruttata nelle campagne dell’Agropontino
13 febbraio 2022 • 18:33