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La storia Sonya, bracciante indiana sfruttata nelle campagne dell’Agropontino

LaPresse
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  • «Mi piaceva studiare, stare con gli altri ragazzi e imparare la vostra lingua ma la mia famiglia aveva bisogno di me e ho dovuto lasciare la scuola per andare a lavorare», dice Sonya
  • La sua storia disvela la diffusa retorica di uno sviluppo economico in corso in questo paese che d’un sol colpo ha cancellato la povertà, l’emarginazione e lo sfruttamento di migliaia di italiani e immigrati.
  • Questa giovane donna indiana abita con il padre, bracciante precario alla quotidiana ricerca di un posto di lavoro in una delle 7.000 aziende agricole locali.

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