La solidarietà non è un crimine

«Trattati come criminali perché aiutiamo i rifugiati della rotta balcanica»

LaPresse
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Gian Andrea Franchi è indagato per favoreggiamento dell’immigrazione irregolare, la polizia gli ha sequestrato telefono e computer. Insieme alla moglie soccorre e cura i migranti in stazione

  • Bora, freddo, neve e gelo non hanno fermato, in questi anni, Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi, che passano le notti davanti alla stazione di Trieste, pronti, con coperte, scarpe ad accogliere i migranti che arrivano in Italia dalla rotta balcanica.
  • Ieri mattina all'alba sono stati svegliati, alle 5, dalla polizia che gli ha notificato un decreto di sequestro, cellulare e pc sequestrati, Franchi è indagato per favoreggiamento del reato di immigrazione irregolare. Gli contestano un passaggio in stazione dato a una famiglia di iraniani. 
  • «Io penso che vogliano colpire la nostra attività. Siamo volontari, ci occupiamo di assistere i migranti in arrivo a Trieste», dice Franchi a Domani. 

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