- Il pagamento sospetto di 390mila euro per un subappalto nei lavori ferroviari innesca una storia che ormai dura da quattordici anni. E che coinvolge ambienti molto potenti in Slovenia, a cominciare dallo studio legale del presidente Uefa.
- I Ćeferin sono una dinastia illustre di giuristi in patria. Il padre Peter è fra i principali riferimenti nelle professioni legali e il fratello di Aleksander, Rok, è giudice costituzionale.
- L’accusatore Milović attende che arrivi per lui il giudizio della Corte suprema per esporre in pubblico la sua versione dei fatti, ma i documenti già circolano sul web.
C’è una vicenda nel passato di Aleksander Ćeferin che si ostina a non inabissarsi. Risale al tempo in cui il presidente dell’Uefa non aveva ancora scalato il vertice del calcio europeo ma da presidente della federazione calcistica slovena, nonché avvocato appartenente a una potente dinastia forense nel paese, era in piena ascesa. È una storia che a un certo punto pareva finita su un binario morto, e come si vedrà l’uso della metafora non è casuale. Invece la vicenda non è rimasta ferma lì. An



