La casa, 90 metri quadri al primo piano di un palazzo nel centralissimo quartiere romano di Monti, è passata di mano per 560 mila euro. Cinque bonifici in tutto: il primo ad aprile del 2023, l’ultimo il 15 di ottobre dell’anno scorso, data del rogito davanti al notaio.

Un contratto di quindici pagine che certifica il rapporto d’affari tra l’assessore romano Alessandro Onorato e l’imprenditore Simone Giacomini. Il documento che Domani ha potuto visionare dà conto della vendita di un appartamento, ceduto dalla Eureka Service di Onorato, una società in accomandita, alla Stardust srl, di cui Giacomini è amministratore unico e azionista di maggioranza insieme ai soci Ettore Dore e Antonino Maira.

Giacomini paga, quindi. E Onorato incassa rivendendo un immobile comprato per 430 mila euro sei anni prima, nel 2018. La compravendita è il sigillo di garanzia su un rapporto consolidato.

Stardust è da tempo un marchio ben conosciuto nelle stanze dell’amministrazione capitolina. Le carte ufficiali raccontano di un appalto da 15 mila euro vinto dalla società di Giacomini per la realizzazione di «una campagna promozionale tramite creazione di storie e contenuti su Instagram e TikTok» e affidato nel maggio del 2023 a Stardust da Zetema, emanazione di Roma Capitale.

Incoscienti giovani

Qualche mese prima, alla fine del 2022, il marchio Stardust è spuntato nei manifesti che annunciavano la festa di San Silvestro organizzata dal comune di Roma al Circo Massimo. L’evento s’intitolava “Rome Restarts 2023” ed è stato curato da Zetema, il braccio operativo dell’amministrazione capitolina che ha la missione di valorizzare il patrimonio culturale e artistico della città.

L’azienda pubblica si è affidata alla società Friends & Partners, ricompensata con 1,4 milioni. E Friends & Partners, a sua volta, si è rivolta a Stardust per la diretta social del concerto. «Ci siamo messi in gioco occupandoci della social amplification», si legge nel sito della società di Giacomini, descritta nell’ambiente come una sorta di scuola di influencer.

All’inizio del 2023, Stardust era già stata ceduta da Giacomini al gruppo editoriale Gedi, ma il fondatore era ancora in sella come amministratore delegato e socio di minoranza. Interpellato da Domani, Onorato ha preso le distanze dall’appalto affidato da Zetema a Stardust (quello di maggio) dichiarando di non aver avuto alcun ruolo nella scelta.

Almeno in un’altra importante occasione l’assessore ha partecipato, se non altro come sponsor, alle iniziative di Giacomini. E così ai primi di marzo del 2023 troviamo Onorato in prima fila, fianco a fianco con l’imprenditore nelle foto ufficiali, quando viene presentato in pompa magna Stardust Lab.

L’evento ha una cornice d’eccezione, l’aula Giulio Cesare del Campidoglio, e Onorato è prodigo di belle parole per l’iniziativa descritta come «un’opportunità in più per promuovere i grandi eventi internazionali sportivi, culturali, concertistici e della moda su un target di giovani che utilizzano i social e la comunicazione digitale».

Stardust Lab è un «valore aggiunto che viene messo a disposizione gratuitamente da una società che ha deciso di investire nella nostra città e che per questo ringraziamo». Così parlò l’assessore capitolino il primo di marzo del 2023. Passano cinque settimane e il 17 aprile del 2023 Onorato riceve il primo dei cinque bonifici pattuiti con Giacomini, una tranche che vale 100 mila euro.

Il patron di Stardust pagherà altri 40 mila euro nell’ottobre successivo, poi 15 mila a febbraio del 2024 e infine il saldo, 405 mila euro, viene incassato da Onorato a ottobre del 2024. Nel frattempo, l’imprenditore e il politico romano non si sono persi di vista. Anzi. Come Domani ha già ricostruito nell’articolo pubblicato ieri, Onorato è stato assunto in una società fondata e diretta da Giacomini, la Bazr, una piattaforma per il commercio on line.

L’assessore della giunta Gualtieri viene ingaggiato come direttore generale dell’azienda. «Ma ho raggiunto un accordo per lasciare l’incarico entro fine mese», ha risposto Onorato quando Domani gli ha chiesto lumi a proposito del ruolo in Bazr.

L’assessore, sulla questione casa, tramite il suo legale, conferma: «Nell’ottobre del 2024 una società nella titolarità del dottor Onorato ha venduto alla Stardust, ad euro 560 mila euro, e dunque a un prezzo inferiore a quello richiesto e pubblicizzato sui principali siti Internet specializzati, e pianamente congruo rispetto a quello di mercato, un immobile di pregio ad uso abitativo, sito in via Urbana a Roma, di mq. 91 catastali, perfettamente ristrutturato e ammobiliato con mobili realizzati su misura.

Il tutto ovviamente tramite Notaio e nel pieno rispetto di ogni norma di legge applicabile. Ovviamente, anche tale compravendita nulla ha a che fare con Banca Progetto così come con qualsiasi circostanza meno che lecita. Né esistono altre compravendite tra Onorato e Giacomini o società a loro riferibili». In realtà la vendita a Giacomini ha permesso a Onorato di guadagnare 130 mila euro: la casa acquistata dall’assessore per 430mila è stata rivenduta all’amico a 560mila euro.

L’avvocato, poi, aggiunge: «È del tutto evidente il danno grave Onorato sta subendo a causa dei titoli scelti dal giornale e dal contenuti dei detti articoli, che subdolamente accostano il medesimo a vicende opache o addirittura caratterizzate da ipotesi di reato, a cui lo stesso è totalmente estraneo».

L’ispezione

D’altra parte, Giacomini ora deve fare i conti con un incidente di percorso che potrebbe costargli caro. Come rivelato da Domani, infatti, il nome di una sua società compare nelle carte dell’indagine di Bankitalia su Banca Progetto, l’istituto di credito milanese a lungo guidato da Paolo Fiorentino e commissariato a marzo.

La Vigilanza di via Nazionale ha ricostruito una serie di operazioni con «gravi e diffuse anomalie» e tra queste anche i prestiti elargiti da Banca Progetto a Atlas consulting, la srl a cui fa capo Stardust srl, la società che ha comprato la casa di Onorato, e che, fino alla vendita a Gedi, controllava anche l’omonima società di comunicazione digitale, la fabbrica degli influencer.

L’inchiesta di Domani ha svelato anche un link famigliare nei rapporti tra Banca Progetto e Stardust, che ha arruolato come responsabile delle relazioni esterne la manager Serena Massimi, compagna di vita e in passato anche socia del banchiere Fiorentino. Gli affari della banca commissariata sono finiti nel mirino anche dei magistrati penali.

Sul caso sono infatti al lavoro la procura di Milano e quella di Roma. Per fine maggio Bankitalia dovrebbe completare l’ispezione in Banca Progetto in corso ormai da mesi e dalle carte della relazione finale potrebbe emergere nuovi elementi utili per il lavoro degli investigatori.

È un fatto certo però, che la società di Giacomini ha ricevuto dall’istituto guidato da Fiorentino prestiti «caratterizzati da diffuse e gravi anomalie», come si legge in un primo documento riservato di Via Nazionale a cui Domani ha avuto accesso.

Strada facendo il fondatore di Stardust non ha potuto fare a meno di prendere le distanze anche dalla sua creatura. A fine giugno dell’anno scorso Giacomini ha lasciato Stardust. Al suo posto, con l’incarico di amministratore delegato, si è insediato un manager di fiducia di Gedi. È toccato a lui firmare i conti del 2024 della società, chiusi con 4,7 milioni di perdite su 7,7 milioni di ricavi. Profondo rosso per la fabbrica degli influencer.

© Riproduzione riservata