Da lunedì prossimo il numero di tamponi effettuati in Italia aumenterà nettamente. «Faremo almeno altri 100mila test molecolari rapidi antigenici e puntiamo ad aumentare ad almeno 200mila la capacità quotidiana di tamponi , quindi sarà possibile uno screening di 300mila italiani. A marzo facevamo 26mila tamponi al giorno, 12 volte di meno». Così il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri, comparso giovedì pomeriggio in conferenza stampa. 

Arcuri ha anche ribadito che la mobilità va ridotta al minimo, aggiungendo che, se non si riuscirà a raffreddare la curva dei contagi,«il nostro sistema sanitario, come qualsiasi sistema sanitario del mondo, non può reggere». Il calo della mobilità dovrebbe essere utile per diminuire l’affollamento anche nei mezzi di trasporto, mentre il Commissario ha sottolineato che la scuola non è un luogo che fa crescere i contagi. «Sono fermamente contrario all'ordinanza del governatore Emiliano», ha detto. «È stata una decisione non giustificata, inopportuna e asintotica rispetto alle decisioni che solo tre giorni fa il Governo ha preso. Crediamo che la scuola sia un valore assoluto e non negoziabile».

Arcuri ha anche raccomandato la collaborazione dei medici di famiglia che nelle prossime settimane, dotate dei dispositivi di protezione, inizieranno a effettuare i tamponi per alleggerire le aziende sanitarie. L’obiettivo è quello di non mandare malati lievi in ospedale per precauzione ma di curarli il più possibile a casa. In questi giorni, infatti, la quota di positivi in isolamento nelle loro abitazioni è del 94 per cento, mentre a marzo era soltanto del 56 per cento, mentre i ricoverati in terapia intensiva oggi sono soltanto lo 0,6 per cento contro il 7 per cento dei giorni più caldi della prima ondata. 

Il Commissario ha ribadito che per ora la situazione delle terapie intensive non desta preoccupazione, considerato che i ricoverati nei reparti d’emergenza sono 1.651 contro gli 8.488 posti letto disponibili, che possono essere ulteriormente incrementati con altri ventilatori ancora a disposizione della struttura commissariale. Resta poi centrale, secondo Arcuri, la sempre maggiore diffusione dell’applicazione di tracciamento Immuni, che sarà presto collegata a un call center centralizzato che gestirà le procedure per organizzare al meglio la cura di chi ha ricevuto la notifica di un contatto con un soggetto positivo.

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