- La tecnologia della fusione nucleare continua ad avanzare, ma stanno progredendo più velocemente le armi rispetto alla produzione di energia.
- Così si ripresenta il caso di coscienza che ha dilaniato molti degli scienziati che hanno progettato gli ordigni di Hiroshima e Nagasaki: il nucleare è potenzialmente utile, ma anche spaventosamente pericoloso.
- Questo articolo è disponibile nel nuovo numero di Scenari, il settimanale geopolitico di Domani uscito il 23 dicembre. Puoi comprare il numero in edicola oppure leggerlo abbonandoti a questo link
Nel dicembre del 1938, con la scoperta della fissione dell’uranio e del torio, nasce nei beaker di Otto Hahn al Kaiser-Wilhelm-Gesellschaft zur Förderung der Wissenschaften di Berlino, l’istituto Max Planck di oggi, l’èra atomica. Nel febbraio del 1939 Leo Szilard, che nel 1933 già pensava a una catena di reazioni nucleari per un reattore, concepisce grazie alla scoperta di Hahn la possibilità di una bomba di straordinaria potenza. A settembre 1939 Szilard, con Eugene Wigner ed Edward Teller



