Verso il giorno della memoria

Vietato dimenticare Auschwitz e il più grande furto della storia

  • «Quanti anni rubati», diceva Settimia Spizzichino, un’ebrea romana sopravvissuta ad Auschwitz, quando qualcuno le chiedeva del lager. Le vittime del genocidio ebraico sono state talmente numerose che se volessimo osservare un minuto di silenzio per ciascuna di loro dovremmo tacere per undici anni e mezzo.
  • Secondo l’ideologia nazista, il nemico, definito su base razziale, doveva essere annientato, in una visione apocalittica in cui il Terzo Reich avrebbe dato inizio a un mondo nuovo, governato dalla superiore razza ariana.
  • Il Giorno della memoria, il 27 gennaio, è un monito: ci ricorda che tollerare il razzismo, in ogni sua espressione, permetterne la diffusione, apre fatalmente la strada alla violenza omicida.

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