- A Foggia dove la società foggiana, mafia spietata e crudele, sventra le serrande dei negozi con gli ordigni e terrorizza la città sono pochi quelli che continuano a raccontare.
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Alcuni giornalisti che scrivevano per una testata locale si sono ritrovati in una situazione paradossale. A distanza di anni per alcuni processi persi hanno ricevuto le cartelle esattoriali da pagare. L’azienda che editava il giornale è fallita, il legale rappresentante continua a fare il direttore responsabile.
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A Gennaro Tedesco la malavita ha bruciato due volte la macchina. «Devo dirti la verità, dopo quei fatti mi sono ridimensionato perché mi hanno intimidito, ho un sito dove continuo a scrivere, ma non si può ‘morire’ di mestiere».
Sull’informazione in Puglia l’ombra dell’Ilva e della mafia
15 marzo 2022 • 09:30