lidi deserti

Rendite di posizione e spiagge vuote, quei “mea culpa” che mancano da balneari e governi

I gestori balneari, che oggi lamentano le minori presenze sulle spiagge, dovrebbero fare “mea culpa” per essersi sempre battuti contro la concorrenza, a garanzia esclusiva della propria posizione. Pure i governi che si sono succeduti nel tempo dovrebbero assumersi la responsabilità di averli sempre favoriti

Mentre si infiamma lo scontro politico per il calo delle presenze negli stabilimenti balneari – fra la sinistra che critica le politiche economiche del governo e la destra che parla di polemiche strumentali – arrivano le lamentele degli imprenditori del settore. «Nel solo mese di luglio» - ha affermato il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo – «in molte località costiere italiane si è registrato un calo medio delle presenze del 15 per cento rispetto al 2024, con punte del 25 per cento 

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