Aveva suscitato molte polemiche un video che ritraeva ragazzi ballare in un locale di Milano. Assembramento selvaggio, in barba alle norme anti Covid-19. Si trattava della festa organizzata per l’inaugurazione del nuovo locale chic di Milano, il The Sanctuary, omonimo e fratello dell’attuale locale che sorge a due passi dal Colosseo di Roma. Il proprietario aveva chiesto scusa dopo la diffusione delle immagini, alla festa era presente anche la famosa showgirl Belen Rodriguez.

Quel che però non è mai stato raccontato è chi è il titolare del The Sanctuary: Pier Paolo Terranova, ha scoperto Domani, non è solo un imprenditore ma anche un dirigente di Fratelli d’Italia, vice responsabile settore commercio, si legge sul sito del partito di Meloni, sempre molto critica contro i lockdown e le misure restrittive a danno di locali e ristoranti. 

Il nuovo club nasce su 1.500 metri quadrati, tra rotaie e cemento, nell’ex scalo ferroviario a Lambrate, uno spazio adibito all’intrattenimento della movida milanese. Nella serata di sabato 27 febbraio sono iniziati a circolare sui social alcuni video in cui centinaia di ragazzi erano ammassati a ballare senza mascherina, a godersi quello che era l’ultimo fine settimana “libero” prima di tornare in zona arancione.

Apertura The Sanctuary Milano 27 febbraio

Terranova non risponde

La festa del 27 febbraio è stata un successo. Ma la presenza di modelle, dj e artisti milanesi ha attirato più gente del dovuto. «Sono stati cinque minuti di follia, siamo veramente mortificati» aveva risposto a Fan Page, Pier Paolo Terranova, che si definisce l’amministratore del locale. «Doveva essere un semplice brunch e invece la gente ha continuato ad arrivare», ha aggiunto assumendosi la responsabilità dell’accaduto. «Qualcuno è uscito fuori dai binari ma siamo prontamente intervenuti».

Secondo Terranova: «Non abbiamo valutato il fattore psicologico in qualcuno che magari col fatto che la Lombardia stava per diventare zona arancione potesse vivere queste ultime ore in zona gialla in altro modo».

Domani ha contattato Terranova per chiedere un commento sulla vicenda, ma non ha voluto dire di più. E alle nostre richieste sul suo ruolo nel partito di Meloni ha prima detto che si trattava di un’omonimia e poi ha subito riattaccato. Vista la reticenza abbiamo contattato l’ufficio stampa del partito per chiedere un contatto del responsabile commercio Terranova, il numero fornito è lo stesso che avevamo usato per parlare con Terranova in precedenza, nella telefonata finita con lui che ha riagganciato.

Perché tanto mistero dunque? Per quale motivo Terranova nega la sua appartenenza a Fratelli d’Italia? Forse per non creare imbarazzi ai colonnelli del partito.

Da Rampelli ad Alemanno

Tuttavia, già a settembre il Sanctuary di Roma, di cui Terranova è gestore, è rimasto chiuso cinque giorni dopo un controllo dei vigili urbani all’interno del locale. Anche in quell’occasione erano centinaia le persone sorprese a ballare senza mascherina nel noto locale del quartiere di Colle Oppio.

Credits: Facebook Pier Paolo Terranova

All’ombra del Colle è cresciuta la destra romana, qui c’era la sede dell’ex Movimento sociale italiano concessa dal Comune di Roma e poi passata a Fratelli d’Italia. Nel 2017 l’assessore al Patrimonio, Rosalba Castiglione, ha messo i sigilli alla struttura accusando il partito di essere moroso.

Lo sgombero si è concluso a marzo dello scorso anno e il luogo è stato “riciclato” come magazzino per la Sovrintendenza capitolina. Terranova e la destra romana si conoscono molto bene, visto che risulta essere anche un dirigente di Fratelli d’Italia. Nell’organigramma, pubblicato sul sito del partito, figura come vice responsabile ai rapporti con il commercio.

Raggiunto al telefono nega di essere lui, «sarà un refuso» ha detto. Non lo è per l’ufficio stampa del partito, che ha fornito il numero di telefono. 

Terranova fa parte dello storico gruppo di Alleanza Nazionale che fa capo a Fabio Rampelli, attuale vicepresidente della Camera dei deputati. 

Nel 2010 è stato candidato alla Regione Lazio con il Pdl, ma la lista non venne presentata. Inoltre, la moglie è stata assessora nella giunta dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Non è un caso, insomma, se tra i suoi 476 follower figurano account del partito di Fratelli d’Italia, tra questi anche quello della leader Giorgia Meloni.

Lo scorso aprile Rampelli e Terranova hanno partecipato a una iniziativa organizzata dalla Silb (Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo) e Fratelli d’Italia, per la riapertura dei locali.

Hanno chiesto al governo misure per affrontare l’attuale pandemia e un occhio di riguardo verso la crisi del settore della ristorazione e del mondo dell’intrattenimento. Terranova era in veste di amministratore del locale di Via delle Terme di Traiano, quello che poi è stato chiuso temporaneamente a settembre.

In un’intervista rilasciata a un sito di informazione capitolino, l’imprenditore ha chiesto anche l’istituzione di un assessore alla vita notturna per Roma, sulla scia di altre città europee.

Il Sanctuary di Colle Oppio nasce al posto di Os Club, che fonti interne al partito lo definiscono come un punto di ritrovo di alcuni dirigenti. Lì si è festeggiata la vittoria di Marco Marsilio, cognato di Terranova, alla Regione Abruzzo del 2019 e altri eventi importanti legati al partito.

In quasi un anno di pandemia, più volte Fratelli d’Italia ha partecipato a iniziative per chiedere la riapertura dei locali, garantendo che le misure di sicurezza sarebbero state rispettate. 

Prima del caso Terranova-The Sanctuary Fratelli d’Italia ha dovuto fare i conti, l’estate scorsa, con l’appello di Daniela Santanché alla riapertura delle discoteche, tra le quali la sua: il Twiga di Forte dei Marmi. Patriottismo e movida.

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