- Il fondatore del movimento è rimasto letteralmente schiacciato tra la procura di Firenze, che da tempo indaga sulla fondazione Open di Matteo Renzi, e quella di Milano che nell’aprile del 2021 ha chiesto il fallimento della Cin (Tirrenia) del gruppo Onorato.
- Nei bilanci delle società del gruppo i pm milanesi avevano già rintracciato flussi di pagamenti alla Beppe Grillo srl e alla Casaleggio e associati. Uniti alle chat di Firenze, sono diventati la base per contestare al fondatore del M5s il reato di traffico di influenze illecite.
- Soldi presi tra il marzo del 2018 e il febbraio del 2020, proprio quando l’ex comico genovese faceva da tramite con alcuni parlamentari grillini. A loro, scrivono i magistrati, riferiva le richieste di Onorato «in favore di Moby», ritornando poi all’armatore le risposte ottenute.
Può essere definita una manovra a tenaglia quella che ha portato all’avviso di garanzia per Beppe Grillo, il fondatore e guida del Movimento 5 stelle indagato per traffico di influenze illecite dalla procura di Milano, a pochi giorni dal voto per il nuovo presidente della Repubblica. Il fondatore del movimento è rimasto letteralmente schiacciato tra la procura di Firenze, che da tempo indaga sulla fondazione Open di Matteo Renzi, e quella di Milano che nell’aprile del 2021 ha chiesto il fallime



