Era ricoverato all'ospedale San Camillo di Roma, a seguito di una polmonite interstiziale precipitata rapidamente. La famiglia ha chiesto riserbo e i funerali si terranno in forma privata
Lutto nel mondo della musica italiana. È morto all'età di 69 anni il maestro Beppe Vessicchio. Il celebre direttore d'orchestra, arrangiatore e volto televisivo, si è spento questo pomeriggio all'ospedale San Camillo di Roma, a seguito di una polmonite interstiziale precipitata rapidamente per «complicazioni severe». In una nota diffusa dallo stesso ospedale si legge che la famiglia chiede riserbo e che i funerali si svolgeranno in forma strettamente privata.
Reazioni
Unanime il cordoglio alla famiglia da parte del mondo dello spettacolo e politico. «Sono sconvolto. Sconvolto. Una persona meravigliosa», ha detto il conduttore televisivo Fabio Fazio.
«Era il mio pilastro, difficile credere che oggi non ci sia più, mi sosteneva, mi incoraggiava. Avevamo ancora tanti sogni insieme», ha detto all'Adnkronos Giuliano Peparini, regista, coreografo alla guida della Peparini Academy, alla notizia della scomparsa di Vessicchio che lavorava in qualità di vocal director nella sua Accademia romana.
L'Orchestra Fondazione Luciano Pavarotti «esprime profondo cordoglio e vicinanza per l'improvvisa scomparsa del Maestro Peppe Vessicchio. Artista e persona di impareggiabile sensibilità, ha sostenuto il nostro progetto fin dal principio dirigendo l'Orchestra in più occasioni, nel 2026 sarebbe tornato alla guida dell'Orchestra presso il Teatro di Casalecchio di Reno. Per questo motivo, il concerto in programma il prossimo 21 febbraio verrà dedicato alla sua memoria. Alla sua famiglia e ai suoi affetti, rivolgiamo vicinanza in un momento così doloroso».
La carriera
Il grande pubblico lo conosce dal 1990, quando appare per la prima volta al Festival di Sanremo. Da allora diventa presenza fissa sul palco dell'Ariston, il volto più riconoscibile tra i direttori d'orchestra. Con il passare degli anni, il suo nome diventa un'istituzione, una garanzia di eleganza e sensibilità musicale. Nel 1994, 1997 e 1998 riceve il premio come miglior arrangiatore, nel 2000 la giuria presieduta da Luciano Pavarotti gli assegna un riconoscimento speciale. Quattro volte vincitore del Festival come direttore d'orchestra - con "Sentimento" degli Avion Travel (2000), "Per dire di no" di Alexia (2003), "Per tutte le volte" che di Valerio Scanu (2010) e "Chiamami ancora amore" di Roberto Vecchioni (2011). Sul palco sanremese ha diretto i più importanti artisti italiani dai più giovani ai più esperti.
Lunga anche la sua carriera televisiva. Dal 2001 al 2012 - e poi ancora dal 2018 al 2022 - è stato docente e direttore d'orchestra nel talent show "Amici" di Maria De Filippi.
(In aggiornamento)
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