Un giorno nell’unica fondazione narrativa italiana. Un esempio concreto di come creatività e narrazione possano trasformare conflitti in crescita personale
Nell’edificio di fine Ottocento a Bologna, il Palazzo De’ Toschi in centro storico, Michele Cogo ascolta in silenzio una bambina leggere una storia. Ha dieci anni racconta un giallo dove il colpevole è un padre arrabbiato. Tutti ridono, lei no. Alla fine Cogo spiega: «Quando un bambino scrive un racconto così, non sta solo inventando. Sta mettendo ordine. E mettere ordine è già un modo per salvarsi». È questa, più o meno, la missione di Bottega Finzioni, la fondazione narrativa nata a Bologna, o



