- In Italia abbiamo inventato il “metodo delle plusvalenze” e la cosa ha raggiunto un livello talmente allarmante da innescare un’indagine della Consob su una società quotata in Borsa (Juventus).
- In Francia erano rimasti stupiti, nell’estate del 2020, a causa della parziale contropartita data dal Napoli al Lille per l’acquisizione di Osimhen: un terzo portiere di 35 anni e 3 giovani sconosciuti, per una valutazione complessiva da 20 milioni di euro.
- In Portogallo si interrogano sugli scambi condotti la scorsa estate dal Porto con Sporting Portugal e Vitória Guimarães: 6 calciatori di modesto valore che hanno movimentato complessivamente 30 milioni di euro sulla carta e 0 euro reali.
Dall’estero i colleghi chiamano e chiedono lumi: «Ma come funziona in Italia questo meccanismo delle plusvalenze incrociate sui trasferimenti di calciatori?». Un po’ sono incuriositi, molto più increduli. Non comprendono il senso delle operazioni né in quale direzione porti. Soprattutto non ne colgono la gravità in quanto sintomo di un cattivo stato di salute per la situazione economico-finanziaria delle società di calcio. Percepiscono soltanto che qualcosa non funziona ma non la collocano



